I diritti delle donne

In passato, come ancora oggi in molte parti del mondo, alle donne non sono stati garantiti diritti uguali a quelli degli uomini. Le donne non potevano votare, non potevano esercitare alcune professioni, erano in posizione subordinata rispetto al marito all’interno della famiglia, non avevano diritto alla proprietà della terra, all’eredità’ ecc. Molte discriminazioni sono cadute in molti paesi, ma molte altre permangono sicché l’uguaglianza e’ ancora un obiettivo da conquistare, che si tratti di uguaglianza formale o di uguaglianza sostanziale come nei nostri paesi del Nord del mondo. La tutela dei diritti umani delle donne ha ricevuto un impulso significativo grazie agli strumenti internazionali e all’impegno profuso dalle Nazioni Unite nel loro riconoscimento e nell’elevamento dei relativi standard. A partire dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo del 1948 fino al recente Protocollo aggiuntivo alla Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, i diritti delle donne sono stato oggetti di un lento processo di espansione e ridefinizione. Sia la Dichiarazione Universale del 1948 che i successivi patti attuativi sui diritti civili e politici e su quelli economici sociali e culturali, sancendo il divieto di discriminazione di sesso e l’uguaglianza di diritti individuali di uomini e donne, formulano i diritti in modo quanto più possibile neutro. Successivamente la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Convention for the Elimination of all forms of Discrimination Against Women-Cedaw) approvata nel 1979 ha costituito la più estesa carta mondiale dei diritti delle donne e stabilito gli standard di uguaglianza a cui si riferiscono le donne del mondo. Identificando le discriminazioni più evidenti in tutte le principali aree di diritti civili economici sociali e politici, essa impegna gli Stati membri ad eliminarle e a promuovere, in aggiunta, l’uguaglianza di opportunità attraverso misure positive. Nonostante sia una delle Convenzioni più ratificate dagli Stati (179 ratifiche), le riserve, le inadempienze e le violazioni sono così generalizzate che s’e’ reso necessario aggiungervi un Protocollo opzionale, che, dalla sua entrata in vigore nel 2001, consente ad associazioni non governative e ad individui di denunciare le violazioni esistenti nei diversi stati all’apposita Commissione, la quale e’, a sua volta, abilitata a condurre indagini sul caso e a formulare raccomandazioni al governo responsabile.

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