Sicurezza sul lavoro

 

In un'azienda, la sicurezza dei lavoratori è garantita dall’adeguamento dell'ambiente lavorativo alle norme Ue sulla tutela dei dipendenti. Un’azienda responsabile non deve mai sottovalutare i pericoli ai quali i lavoratori ogni giorno sono esposti.
I luoghi di lavoro sono un insieme complesso di uomini e mezzi e bisogna tenere presente che di questi fanno parte anche lavoratori e attrezzature delle aziende in appalto, che temporaneamente o stabilmente operano per conto  dell’azienda. Verso di loro sussistono le stesse responsabilità per la tutela della salute e della sicurezza che si hanno nei confronti dei lavoratori dipendenti. Il "Testo Unico" sulla sicurezza nei luoghi di lavoro prevede un intervento organico all'interno dell'azienda, che coinvolge vari aspetti: tecnologie e macchinari utilizzati (che devono essere in regola con i requisiti di sicurezza, come ad esempio la marcatura CE), lavoratori (con il rappresentante per la sicurezza ed il cosiddetto "preposto"), il medico competente (il quale svolge la sorveglianza sanitaria nei casi previsti), segnaletica di sicurezza, presidi antincendio e di pronto soccorso, dispositivi di protezione collettiva ed individuale. La normativa è incentrata essenzialmente sull'obbligo del datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi e quindi portarli a conoscenza dei propri dipendenti. Non adeguare la propria azienda alle normative vigenti in materia di sicurezza può significare per un imprenditore una spesa considerevole. Infatti, se dai controlli fatti dagli enti competenti (Asl, ispettorato del lavoro) emergono delle carenze in materia, le sanzioni vanno da una multa in denaro fino, nei casi più gravi, all'arresto e alla detenzione.
 
azienda
Per un’azienda che vuole regolarizzarsi in merito alla sicurezza sul lavoro ecco tutte le informazioni necessarie:  
  • l’operazione preliminare per mettere in regola l’azienda dovrà essere la redazione del documento per la valutazione del rischio;
  • il passo successivo sarà la nomina di un responsabile del servizio prevenzione e protezione o “RSPP”;
  • si dovrà poi provvedere all’attuazione di un piano di sorveglianza sanitaria per salvaguardare la salute dei lavoratori e per sapere se un determinato lavoratore è idoneo alla mansione della quale è stato incaricato;
  • qualora il datore di lavoro volesse assumere in prima persona l’incarico di RSPP sarà necessario frequentare il corso RSPP datore di lavoro ai sensi del Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 n. 27;
  • sarà anche necessario nominare gli addetti all'antincendio, e bisognerà provvedere alla loro formazione tramite un apposito corso antincendio;
  • si dovrà anche scegliere gli addetti al primo soccorso, e provvedere alla loro formazione tramite un corso di primo soccorso;
il datore di lavoro nell’ambito della propria azienda dovrà provvedere alla formazione di tutti i dipendenti tramite un corso dedicato appositamente alla formazione dei lavoratori.

lavoratore
Ogni lavoratore deve poter svolgere la propria professione in completa sicurezza e valutarne attentamente i rischi. È ben evidenziato nell’articolo 2 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, il Testo unico sulla salute e la sicurezza sul lavoro, che fa dell’attenta valutazione del rischio lo strumento fondamentale che consente a datori di lavoro e lavoratori di eliminare o ridurre al mi­nimo i pericoli nei luoghi di lavoro. Inoltre, nello stesso Testo Unico sono elencate le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro (articolo 15, capo III sulla gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro).
Col Testo Unico è stato introdotto anche il Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp), in cui confluiscono, per via telematica, tutte le informazioni relative al quadro produttivo e occupazionale, ai rischi, agli interventi di prevenzione delle istituzioni preposte, alle attività di vigilanza. Le aziende non dovranno far altro che produrre la propria documentazione obbligatoria in formato elettronico e trasmetterla ad enti o amministrazioni pubbliche via internet, senza l'obbligo della registrazione degli infortuni e della tenuta del relativo registro.
Prendono parte alla realizzazione del database il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, quello della Salute, le Regioni e Province autonome e l'Inail.
Il datore di lavoro, spiega l’Ue, deve adattare le misure di valutazione dei rischi in base alle esigenze dei lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio, come lavoratrici in gravidanza e giovani lavoratori di età compresa tra 18 e 24 anni. Per questi ultimi è prevista una protezione giuridica “rafforzata”, tesa a garantire una particolare tutela alle forme di lavoro atipico e temporaneo (tipiche dell’impiego giovanile), quali contratti a tempo determinato, part-time, contratti a progetto, di somministrazione o simili.
Tra i settori maggiormente colpiti da incidenti sul lavoro vi sono in particolare l’agricoltura, l’edilizia, i poli industriali, il tessile e i lavori portuali. Il fenomeno è tra l’altro molto più frequente tra i lavoratori stranieri . Le differenze di genere impongono ai datori di lavoro di variare la programmazione e attuare misure protettive efficaci: si deve tener conto del tipo d’impiego richiesto alle donne e agli uomini e delle diversità nelle condizioni di rischio.
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