Lavoro e immigrati

 

Secondo quanto affermato nel Piano per l’integrazione nella sicurezza Identità e Incontro l’accoglienza e l’orientamento al lavoro, la certificazione delle competenze e la riqualificazione professionale contribuiscono all’ integrazione socio-lavorativa della persona e della sua famiglia nella comunità in una prospettiva di valorizzazione delle potenzialità della persona e di dialogo nell’ambito del sistema dei diritti e dei doveri del nostro Paese.
 
Nella disciplina del  lavoro straniero nel nostro Paese occorre fare una distinzione tra i lavoratori provenienti dall’estero in base al Paese di origine, data la posizione particolare assunta dai lavoratori cittadini dell’Unione Europea.
Il Decreto Legislativo 25 luglio 1998 n.286, si applica esclusivamente ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea ed agli apolidi, i quali soltanto sono definiti dalla predetta normativa come “stranieri”, mentre non si applica, a meno che non si tratti di norme più favorevoli, ai cittadini degli Stati membri dell’Unione europea.
Per i lavoratori comunitari vige il divieto di discriminazione in base alla nazionalità dei cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea che si articola nel divieto di discriminazione in relazione all’accesso all’impiego ed in quello di discriminazione con riguardo alle condizioni di lavoro (attuale art.12 del Trattato CE).
Ai lavoratori stranieri che regolarmente soggiornano in Italia e alle loro famiglie vengono garantiti la stessa parità di trattamento e la piena uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani, come sancito dall’articolo 8 della Convenzione sui Lavoratori Migranti realizzata dall’Ilo, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro.  A ciò si aggiunge anche l’articolo 49 della Convenzione Onu sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, che stabilisce il diritto del lavoratore migrante ad usufruire di un periodo di tempo minimo per trovare una nuova occupazione e di ricevere contemporaneamente un’indennità di disoccupazione.
 
 

 

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