Gite turistiche
VISITA GUIDATA CENTRO STORICO DI MORMANNO
PAPASIDERO VISITA ALLA GROTTA DEL ROMITO
RAFTING SUL FIUME LAO
SCALEA PER GLI AMANTI DEL MARE
ESCURSIONI SUL POLLINO
ANTICO BORGO DI LAINO CASTELLO
I MURALES DI LAINO BORGO
MORANO PER GLI AMANTI DEI BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA
CIVITA E LE GOLE DEL RAGANELLO
SIBARI CON I LAGHI
LUOGHI DI INTERESSE NATURALISTICO E PAESAGGISTICO
Santa Croce luogo panoramico che deve il suo nome ad un’alta croce monumentale alta 10 metri elevata su monte San Michele e che domina tutto il paese di Mormanno offrendo una vista di suggestiva bellezza. L’area è stata bonificata ed è facilmente raggiungibile anche a piedi, basta seguire un sentiero a sud del paese.
La Carpineta è un fitto bosco di pini dove è stata attrezzata un’area pic-nic e barbecue, facilmente raggiungibile dal paese, qui si trova una piccola edicola dedicata a Maria Santissima, servita in passato come rifugio dalle intemperie a rari passanti avventuratisi in quei posti, a tagliaboschi e cacciatori.
Per gli amanti di passeggiate più impegnative ad altezze man mano più importanti, molti sono i monti facenti parte del territorio di Mormanno, alcuni raggiungibili esclusivamente a piedi, altri anche con furoristrada:
Monte Vèlatro 1111 m
Monte Vilingieri 1216 m
Monte Bambalato 1232 m
Monte Cerviero 1443 m
Monte Vernita 1456 m
Monte Palanuda 1632 m
Dal Monte Cerviero e dal Monte Palanuda con una vista panoramica unica e indimenticabile, è possibile scorgere entrambi i mari, il Mar Tirreno ed il Mar Ionio, che costeggiano il territorio.
Naturalmente di maggiore effetto, sarà guardarli dalla cima del monte Pollino, ma solo con netta visibilità ed aria pulita, nei giorni di tramontana, così come dal Cozzo Pellegrino o dalla Montea nel comprensorio dei Monti dell’Orsomarso (intorno ai 2000 metri di altitudine)
Da Mormanno, attraverso il sentiero storico che dalla piazza, passando per S. Anna ed il Ponte dei Francesi raggiunge il Piano di Campolongo. Da qui ancora attraverso il Rifugio Conte Orlando (rifugio alpestre realizzato nel 1904 dal Circolo Cacciatori di Mormanno, poi dedicato a Vincenzo Minervini) si raggiunge la cima del Monte Palanuda e si scende nel meraviglioso altopiano di Novacco collegandosi così al Sentiero Italia, il primo Cammino, che unisce l’Italia da Trieste fino in Sardegna, esplorando i luoghi meravigliosi della nostra penisola, insieme al Cammino Mariano ed ai Cammini della Fede.
Escursioni adatte a tutti sono quelle riguardanti il piano di Masistro e di Novacco e il Belvedere di Malvento da cui si gode nelle giornate terse, di una spettacolare vista sulla piana di Castrovillari, le cime dei monti dell’Orsomarso e all’orizzonte anche le montagne della Sila. Aggrappati alla parete rocciosa si ammirano imponenti pini loricati.
Entusiasmante e nelle vicinanze è anche il River Trekking, un’escursione guidata lungo il fiume Lao e i suoi affluenti. Si attraversano gole fitte di vegetazione lussureggiante, camminando in acque limpidissime. Sono possibili facili percorsi adatti anche ai ragazzi. Dalla fontana sottostante il centro di Laino Castello, si attraversa il “ponte di ferro” e costeggiando il fiume Lao, si raggiunge la bocca delle sue gole sotto la località Capo a Mare.
Note sul RIFUGIO CONTE ORLANDO
Sorge in un posto incantevole, incontaminato, alla falde del Monte Palanuda 1630 m il monte sacro alla libertà tra Gammio, il meraviglioso bosco simbolo dell’abbondanza, e le terribili liste delle Falaschere, che in grotte inaccessibili nascondono i ricchi tesori degli spariti briganti.
In un'immensa distesa di foreste, ha intorno agli alti picchi dei monti Pellegrino, Mula, Caramolo e Palanuda, ha poi di fronte l'imponente vallata delle foci del Lao, con la distesa azzurra del Tirreno, offrendo un panorama veramente unico e meraviglioso, quasi divino.
Il primo eretto in Calabria, fu costruito come rifugio alpestre (casa cacciatori) tra il 1900 ed il 1904 da una fiorente colonia di cacciatori costituitasi poi in Circolo: “Circolo Cacciatori di Mormanno”, poi ampliato e ristrutturata ad opera della Comunità Montana Del Pollino. Deve il suo nome al racconto romanzato “La leggenda del Conte Orlando”scritto da Attilio Cavaliere.
Sorto in una zona ricca di selvaggina è stato, per lungo tempo, punto di riferimento per i cacciatori, da qui infatti partivano le battute di caccia (la zona offriva la particolare prerogativa della caccia al capriolo, esemplare quasi unico di regionale fauna venatoria). Ora che la caccia è vietata, rifugio e ameno soggiorno in una natura ancora oggi incontaminata e punto ideale di partenza di tante escursioni. Il Circolo Cacciatori “Vincenzo Minervini” promuove ancora oggi attività di salvaguardia dell’ambiente.
Curiosità sul nome del Rifugio: Nei primi del 1700, un frate spagnolo Ieronimo da S.Josè, venne in Italia a rinchiudersi nell'adiacente dell'abitato (ove ora si trova il Faro Votivo) Santuario della Torretta, che egli poi ingrandì, ad espiazione di due delitti da lui commessi quando, giovane cavaliere (Osvaldo era il suo nome), per salvare la propria vita da un attentato tesogli, aveva ucciso il suo rivale in amore Guiscardo, ed Everardo, padre della sua amata Dorolice. Il fratello Orlando, nobile spagnolo, dopo alcuni anni, venne per ritrovarlo, ma, sperdutosi nel folto delle grandi foreste della contrada Falaschere, miseramente vi perì, precipitando col cavallo in un profondo baratro. |
ESCURSIONI CONSIGLIATE programmabili con guida:
ESCURSIONE MONTE CERVIERO
Da Colle San Martino (di fronte la cappellina e statua della Madoninna) si prende la strada che si inerpica gradatamente verso la cima di Monte Cerviero, dove si ha una vista a 360 gradi: dal Massiccio del Pollino alla Valle del fiume Lao fino alla Valle del Mercure. Durante il percorso si possono osservare delle testimonianze della formazione geologica di un antico vulcano sottomarino, con osservazione in particolare dei “cuscini di lava”
ESCURSIONE COLLE IMPISO (m.1525) e PIANO GAUDOLINO (m.1678)
Lungo questo percorso si possono osservare varie fioriture, tane e tracce di piccoli mammiferi che vivono sugli altopiani montani, gheppi, picchi e corvi imperiali, i fenomeni del carsismo (risorgive ed inghiottitoi), i grandiosi boschi di faggio e sotto la parete nord-ovest del Monte Pollino i Pini Loricati in una atmosfera favolosa.
ESCURSIONE ACQUA LA PIETRA – Rif. CONTE ORLANDO (M.1193) CRIVI DELLE FALASCHERE
Dallo storico rifugio costruito nel 1904, attraverso un piccolissimo sentiero, in meno di mezz’ora si raggiunge un piccolo balcone naturale dal quale si osserva tutta l’alta Valle del fiume Argentino e alcuni tratti della costa tirrenica. Spostandosi poco più avanti si arriva ai “Crivi” dirupi e strapiombi dove sono abbarbicati i “giganti di Palanuda”, pini Loricati particolari.
ESCURSIONE TIMPONE CURRIOLO
Dal rifugio conte Orlando si imbocca un sentiero e, dopo aver costeggiato una rete di recinzione, si svolta a destra e si inizia a salire fino alla cima del timpone Curriolo. Dalla cima è possibile ammirare uno splendido panorama. Lo sguardo può spaziare oltre che sulla valle dell’Argentino e sul mare, anche sul piano di Campolongo (verso Mormanno) e sui monti della Lucania
per info:
Perrone Luigi, Guida ufficiale del Parco Nazionale del Pollino. Tel. 347-4416619
info@guidaparcopollino.it www.guidaparcopollino.it